Amiodarone e ipertiroidismo

Amiodarone e ipertiroidismo

Nell’informazione professionale svizzera per l’amiodarone l’ipertiroidismo è elencato come effetto indesiderato comune che può insorgere durante la terapia o alcuni mesi dopo la sua interruzione.


Parole chiave: ipertiroidismo; amiodarone; tiroidite; livello di iodio

Dati evento

Descrizione


Anno: 2022

Età: 85

Genere: femminile

Medicamento: amiodarone

Indicazione: fibrillazione atriale parossistica

EI: ipertiroidismo


Prima della somministrazione di amiodarone la paziente presentava un valore di TSH nell’intervallo di normalità. Otto mesi dopo l’inizio della terapia sono stati osservati una riduzione del TSH (< 0,01 mU/l) e un forte aumento dei valori di T4 in presenza di livelli normali di T3. Gli anticorpi tiroidei erano nella norma. Non sono stati riferiti sintomi clinici come irrequietezza, tremore, polso accelerato, sudorazione o intolleranza allo sforzo.

L’ipertiroidismo è stato interpretato dai medici curanti come conseguenza della terapia con amiodarone, che è stata quindi interrotta. È stata inoltre avviata una terapia con carbimazolo. L’ulteriore decorso non è noto.

Il nesso di causalità è stato classificato come probabile.


Anno: 2022

Età: 46

Genere: maschile

Patologie concomitanti: tra le altre, cardiomiopatia e diabete mellito di tipo 2

Medicamento: amiodarone

Indicazione: fibrillazione atriale sintomatica

EI: ipertiroidismo


Il paziente era stato trattato con amiodarone più volte a breve termine a causa di fibrillazione atriale sintomatica, ma è stato possibile interrompere questa terapia in seguito a intervento di cardioversione elettrica elettiva. A quel punto era stato misurato un TSH aumentato pari a 6,08 mU/l (rif.: 0,5-4,5 mU/l) in presenza di T3 e T4 nella norma.

Tre mesi dopo l’interruzione della terapia con amiodarone il paziente è stato ricoverato in ospedale per scompenso cardiaco. Il TSH si presentava ridotto a 0,02 mU/l, con aumento di T3 e T4 liberi (rispettivamente 12,2 pmol/l e 63,0 pmol/l). L’ecografia della tiroide ha mostrato un volume normale senza noduli. È stato diagnosticato un ipertiroidismo manifesto che è stato interpretato come ipertiroidismo da amiodarone di tipo 2 (tossico). Clinicamente si sono manifestate solo irritabilità e sudorazione intermittente. Il paziente è stato trattato con 60 mg di prednisolone 1 volta al giorno per via orale.

Successivamente il paziente si è presentato di nuovo in pronto soccorso in condizioni generali ridotte, con dolore toracico da sforzo, irradiato all’epigastrio e all’ipogastrio. I valori tiroidei sono peggiorati nonostante la terapia con prednisolone, per cui alla fine è stata eseguita una tiroidectomia totale d’urgenza.

Il nesso di causalità è stato classificato come probabile.

Conclusioni e raccomandazioni

L’amiodarone contiene iodio e può comportare un apporto eccessivo di questo elemento. Poiché è un medicamento lipofilo e ha un’emivita di 20-100 giorni, il livello di iodio rimane elevato per diversi mesi anche dopo l’interruzione della terapia.

Dal punto di vista clinico si distinguono l’ipertiroidismo da amiodarone di tipo I (aumento della secrezione di ormoni tiroidei a causa del maggior carico di iodio) e di tipo II (effetti tossici diretti dell’amiodarone sulla tiroide con tiroidite distruttiva e aumento del rilascio di ormoni tiroidei).

Nelle forme gravi, che occasionalmente hanno esito fatale, si è in presenza di un’emergenza terapeutica e si deve adeguare il trattamento al singolo caso.

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