Meno importazioni illegali di medicamenti

28.06.2013

Le importazioni di medicamenti in Svizzera sono diminuite - e quindi anche le importazioni illegali. È quanto emerso dalla campagna internazionale «PANGEA» di quest'anno. Swissmedic e la dogana svizzera riconducono quest'evoluzione positiva al grande lavoro di prevenzione svolto negli ultimi anni.

Nell'ambito della campagna «PANGEA» le spedizioni di medicamenti provenienti dall'estero vengono sistematicamente controllate ogni anno per una settimana. Quest'anno la campagna, a cui hanno partecipato 100 Paesi, si è tenuta dal 18 al 25 giugno. In tutto il mondo, negli aeroporti e nei centri postali le autorità hanno verificato complessivamente oltre 500 000 spedizioni sospette. Hanno sequestrato 58 000 pacchi e ordinato la chiusura di quasi 10 000 siti Internet illegali. Si è proceduto anche a perquisizioni domiciliari e ad arresti.

Evoluzione positiva
Per la Svizzera le stime emerse da questi controlli sono positive: mentre nel 2010 si erano contate ancora 100 000 importazioni, le spedizioni di medicamenti che giungono in Svizzera sarebbero circa 40 000, di cui la metà illegali.
Questo calo mostra che nel nostro Paese cresce la consapevolezza dei grandi pericoli per la salute legati al consumo di medicamenti acquistati in Internet. Spesso la merce ordinata non contiene il principio attivo dichiarato o il giusto dosaggio. I rischi possono anche essere letali.

Caduti nella rete
Quest'anno, nell'ambito di «PANGEA VI», le autorità doganali e Swissmedic, cui spetta il controllo dei medicamenti, hanno sequestrato circa 90 spedizioni a elevato rischio per la salute. Swissmedic ha inoltre ordinato la chiusura di quattro siti Internet svizzeri che smerciavano illegalmente medicamenti e la soppressione di oltre 130 offerte pubblicate su piattaforme di vendita all'asta. Le autorità svizzere hanno condotto i controlli insieme ai colleghi del Principato del Liechtenstein e hanno esaminato circa 650 pacchi sospetti - di cui pressappoco la metà è risultata illegale. Le autorità hanno informato i destinatari delle spedizioni autorizzate con una lettera informativa sui rischi legati alla salute nell'assumere medicamenti acquistati in Internet.
La maggior parte di queste spedizioni proveniva dall'India e dalla Cina. Come tappe intermedie, nelle quali la merce viene riconfezionata per mascherare la vera provenienza, sono servite l'Olanda, l'Inghilterra e, di recente, anche i depositi franchi doganali a Singapore.

Per una documentazione più approfondita:

https://www.swissmedic.ch/content/swissmedic/it/medicrime/news/statistics/meno-importazioni-illegali-di-medicamenti.html